L’ORDINE DEGLI INGEGNERI DI POTENZA – OVER 40 E’ CAMPIONE D’ITALIA
L’ordine degli Ingegneri della provincia di Potenza nel calcio a 8 – over 40 si “laurea” (a pieni voti) Campione D’Italia per la seconda volta.
Data:
16 Settembre 2019
L’ordine degli Ingegneri della provincia di Potenza nel calcio a 8 – over 40 si “laurea” (a pieni voti) Campione D’Italia per la seconda volta.
Dopo la vittoria di Palermo 2016 e le due sconfitte in finale del 2017 e 2018, perse immeritatamente, la squadra di mister Riviello conquista il suo secondo scudetto, “asfaltando” tutte le avversarie.
Un percorso netto da parte dei calciatori lucani spinti da una tifoseria super (familiari e simpatizzanti), iniziato a giugno con le vittorie su Brescia, Vibo Valentia e Catanzaro e continuato con la vittoria nei quarti di finale per 3-2 contro il Cagliari (una gara che sul 3-0 per il Potenza sembrava chiusa ma che il Cagliari ha provato a riaprire, senza successo, nei minuti finali).
La semifinale contro il Bari è stata la rivincita dei lucani per la sconfitta immeritata del 2017.Partita senza storia dove la compagine lucana ha dimostrato la superiorità tecnica, atletica e di gruppo: strepitoso gol in rovesciata di Vito Racina, vincitore del premio “Marco Frank Di Rosa” come gol più bello del campionato, che ha spianato la strada al netto successo per 3-0.
In finale il Catania ha dato del filo da torcere ai lucani, i quali però hanno fatto valere il maggior tasso tecnico, tattico e atletico imponendosi per 3/2.
Il bis scudetto ha fatto impazzire di gioia tutti i membri della squadra e i numerosi familiari al seguito. Al di là di tutto Il capitano Vito Carlucci sottolinea quanto sia importante poter contare su un gruppo di amici, prima ancora che di giocatori: “Come successo anche a Palermo, in occasione del primo scudetto, anche questa volta sottolineo, e non mi stancherò mai di farlo, il valore umano di un gruppo di amici e colleghi che lasciano il lavoro e la famiglia per prepararsi a questo torneo nei mesi precedenti e venire a giocare queste sfide trascorrendo alcuni giorni tutti insieme: è la vittoria del gruppo”.
Vediamo chi sono i protagonisti di questa vittoria:
Vito Romaniello (portiere): da quando ha la “patente” da allenatore si è calmato e “guida” la squadra con più tranquillità senza esternazioni (e senza cannoli)! Portiere meno battuto del torneo.
Andrea Possidente (difensore): il calcestruzzo armato della difesa, il più longevo della squadra, non perde mai un contrasto: ne sanno qualcosa gli avversari soprattutto nei primi minuti di partita.
Gianluigi Gerardi (difensore): mette in “sicurezza” il pallone e da ordine alla fascia di competenza.
Vito Racina (difensore): a giugno “ha tirato il fiato”, ma nelle tre partite di settembre è stato il migliore per qualità e quantità, impreziosendo le sue prestazioni con il miglior gol del torneo: sforbiciata alla Ronaldo (non sappiano se Ronaldo all’età di Racina sarà capace di farle ancora)!
Rino Suanno (difensore): rispolverato dopo un po’ di tempo ha dato un contributo sostanziale nella prima fase del torneo quando la squadra era a corto di uomini. Essenziale la sua presenza contro il Brescia.
Nico Laieta (difensore): il cucciolo della squadra alla sua prima vittoria ha contribuito alla vittoria del titolo con prestazioni esemplari e due gol di ottima fattura.
Lucio Malatesta (difensore): sempre tosto e decisivo, mette sul “piatto” tutto quello che ha e che vede. Intavola duelli dove risulta sempre vincitore, sparecchiando tutto
Vito Carlucci (centrocampista): il capitano ha giocato come sempre con continuità, spessore calcistico ed eleganza. Il leader della squadra.
Francesco Lasala (centrocampista): gli avversari per lui sono tutti “fatui”, non vede bianco o nero ma solo bianconero. Corre, combatte, fatica e contribuisce in maniera decisiva alla vittoria con prestazioni sempre scintillanti.
Antonio D’angola (centrocampista): quando sale in cattedra il prof, non ce ne è per nessuno. Instancabile, sempre presente e continuo, dettando i ritmi del gioco.
Mariano Vaccaro (centrocampista-attaccante). Il fuoriclasse della squadra…punto esclamativo! Gli avversari gli riservano trattamenti particolari, ma lui con le sue qualità anche se in alcune gare era fasciato, rotto o a mezzo servizio, è sempre decisivo sia in fase realizzativa che come assist-man.
Francesco Sole (attaccante): il bomber della squadra, capocannoniere del torneo, fa impazzire le difese avversarie, giocando a nascondino con gli avversari che lo vedono solo quando fa gol.
Gianluca Romano(centrocampista): corre su è giù per la fascia, instancabile per qualità e quantità.
Francesco Mancino (attaccante): mancino di nome e di fatto, corre aiuta e segna.
Massimo Marsicano (attaccante): sempre pronto a combattere su ogni pallone facendo a sportellate con i difensori avversari: “rifiuta” ogni elemento “sinistro”.
Mino Pastore (attaccante): il cinghiale della squadra, quando entra in campo è una furia scatenata, sgomitando in ogni punto del campo.
Vito Rossi (difensore): chiamato in campo in più occasioni si fa trovare pronto ed da nuova “energia” alla squadra.
Salvatore Lagrotta (attaccante): con le sue “magie” nasconde il pallone agli avversari, increduli per tale attrazione. Da nuova linfa al reparto avanzato.
Mauro Fiorentino (difensore): il “rettore” della squadra, regge gli umori dello spogliatoio e quando chiamato in campo da corso alla fascia sinistra promuovendo azioni sempre efficaci.
Francesco Abbate( attaccante): lo spauracchio delle difese e dei nostri attaccanti. Se ci sono problemi di gol li risolve lui… e meno male che non ce ne sono stati.
Pasquale Arcieri (attaccante): non ne perde uno…sempre presente sulle azioni più importanti…ha un senso spiccato per la visione dei gol e la valutazione dei compagni di squadra
Antonio Mauro (centrocampista): assente perchè stretto fra la morsa del figlio (passeggino e quant’altro) e quella lavorativa, fa sentire la sua vicinanza incitando la squadra in ogni occasione con messagg, telefonate video chiamate.
Francesco Bruno (jolly): appena c’è l’occasione interviene e contribuisce a cementare il gruppo
Giuseppe Lariccia (attaccante): la sua assenza si è fatta sentire…
Giuseppe D’Onofrio (presidente): finalmente una vittoria per il presidente. Incoraggia sempre la squadra e si gode questo momento di gloria.
Michele Lapenna (presidente onorario) : il vero portafortuna. Quando c’è lui si vince.
Giovanni Santarsiero (dirigente): il “Paratici” della squadra: ha allestito un gruppo di cui è il degno esemplare
Rocco Riviello (mister): ormai una certezza degli allenatori italiani. Porta la squadra al secondo successo nazionale con le sue scelte sempre oculate e rispettose, nonché con le sue esultanze dopo gol.
Gli ultras (familiari): il dodicesimo (nono) uomo in campo. Con l’apporto dato dagli spalti condizionano non poco le partite intimorendo gli avversari. Appena si entrava in campo lo stadio diventava una bolgia e gli avversari venivano “mandati nella vasca dei piranha”. Contributo essenziale.
Ultimo aggiornamento
16 Settembre 2019, 00:00